Il concerto si apre con la sinfonia del Nabucco di Giuseppe Verdi dove ogni tema ha una propria esigenza narrativa che spesso contrasta con gli altri. Si tratta di motivi musicali che non interagiscono fra loro, pur appartenendo ad un brano unico e dove fra questi è possibile riconoscere il celebre tema del Và pensiero che intonerà il coro più avanti nell’opera come eroico anelito alla libertà. Segue l’ouverture dalla Cavalleria Leggera di Franz von Suppè, celebre operetta del compositore austriaco dove è protagonista la satira militare che tanto fece arrabbiare la censura asburgica e dove il galoppo finale risuona spesso, oltre che nelle sale da concerto, in film e cartoni animati. Del francese Emilè Waldteufel verrà eseguito il celebre valzer I Pattinatori, per lungo tempo attribuito a Johann Strauss ma che di fatto è stato scritto da questo musicista francese di famiglia ebrea, nato a Strasburgo nel 1837. La sua musica è caratterizzata da un senso melodico nella tradizione dei melodisti francesi del suo tempo come Gounod, Saint-Saëns o Bizet. La sua ispirazione spazia dalle opere comiche di Audran, Lacome o Offenbach alla musica popolare bavarese o al folklore boemo. Il suo lavoro abbondante consiste principalmente di musica da ballo: valzer, polke e mazurche così come delle melodie che hanno fatto la sua reputazione. Ampio spazio poi alla musica di Johann Strauss figlio con l’esecuzione di due grandi valzer il Kaiser-Walzer e Fruhlingstimmen intervallati dalle due polke Auf der Jagd! e Annen-polka, musica che non ha bisogno di presentazione che grazie ai Concerti di Capodanno di tradizione viennese è entrata nell’immaginario collettivo del grande pubblico. A seguire l’intermezzo dalla La Boda de Luis Alonso di Geronimo Gimenez, zarzuela di una certa fama, composta nel 1897, il cui intermezzo appunto si segnala per la scrittura vivace e coloristica nella quale confluiscono i ritmi di varie danze tra cui quello di una seguidillia. Dai colori spagnoli a quelli italiani con la sinfonia de La Gazza Ladra di Gioachino Rossini che inizia con un rullo di tamburi e con un tema maestoso che si sviluppa passando dal modo maggiore al modo minore, con giri armonici che ci portano come su una spaventosa giostra. Da qui in poi si ascoltano diversi temi, che entrano in sordina per poi andare in crescendo, ripetendo ogni volta con un’orchestrazione sempre più ricca e più coinvolgente. Il concerto si chiude con il Lago dei Cigni di Tchaikovsky dal quale saranno eseguiti l’ouverture e il valzer e la sinfonia da La Forza del Destino di Verdi. Musica caratterizzata da tanta forza emotiva e soprattutto evocativa specie in quella scritta dal compositore di Busseto. Il destino ci spinge verso un buco nero. Siamo liberi o siamo trascinati da questa forza?
IL DIRETTORE
Stéphanie Praduroux nasce nel 1984 ad Aosta e si avvicina alla musica all’età di sei anni con lo studio del pianoforte. Si dedica poi al clarinetto, strumento con il quale ottiene il suo diploma nel 2002 all’Istituto Musicale Pareggiato di Aosta. La passione per la musica la porta quindi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove inizia gli studi in composizione e successivamente in direzione d’orchestra presso la classe del M.o Parisi, conseguendo la laurea specialistica nel 2010 con il massimo dei voti. Ha seguito i corsi dell’Accademia Chigiana, sotto la guida del M.o Gelmetti, affiancandoli alle masterclass con Jorma Panula, Emmanuel Siffert, Manfred Huss, Alexis Hauser, Misha Katz e Jorge Perez Gomez. Sempre con il M.o Gomez ha portato avanti un progetto “non degree” all’ University of New Mexico presso la quale, in seguito, è stata invitata più volte in qualità di guest conductor per programmi sinfonici e operistici. Ha collaborato con orchestre quali la Kronstadt Philarmoniker, la UNM Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Bacau, l’Orchestra del Conservatorio di Milano, il Ritratti ensemble, i Pomeriggi Musicali. Ha lavorato in qualità di assistente al progetto Sinfonica-Orchestra Giovanile della Valle d’Aosta, affiancando musicisti quali Enrico Bronzi, Renato Rivolta, Emmanuel Siffert e Guido Maria Guida. Attualmente insegna esercitazioni orchestrali presso il Conservatoire de la Vallee d’Aoste e occupa il ruolo di direttore musicale della nuova Orchestre du Conservatoire de la Vallée d’Aoste. Inoltre è stata alla guida dell’Ensemble Mont Rose, orchestra al “femminile” con la quale propone partiture di compositrici anche in prima esecuzione ai fini di riscoprirne il valore storico-musicologico. Nel 2019 è stata nominata direttore artistico e musicale dell’orchestra femminile Mozart di Ivrea che ha debuttato con un concerto sinfonico accompagnando il solista Bruno Canino nel marzo 2019. Sempre per quel che riguarda il repertorio sinfonico negli ultimi anni è stata invitata in qualità di direttore ospite dall’Orquesta Sinfonica de San Juan in Argentina, dall’Orquesta Sinfonica de Cuenca in Ecuador, dall’Orquesta Sinfonica de Aguascalientes in Messico, dall’Orchestra del Teatro lirico Giuseppe Verdi di Trieste e dall’Orchestra LaFil-Filarmonica di Milano.
Interpreti
ORCHESTRA FILARMONICA CAMPANA
STEPHANIE PRADUROUX
direttore
Programma
Giuseppe Verdi
Sinfonia da “Nabucco”
Franz Von Suppe’
Ouverture da “Leichte Kavallerie”
Emile Waldteufel
Valzer “Les Patineurs”
Johann Strauss II
Aud der Jagd!, polka schnell
Johann Strauss II
Kaiser Walzer
Johann Strauss II
Annen Polka
Johann Strauss II
Fruhlingsstimmen Walzer
Geronimo Gimenez
Intermedio de “La Boda de Luis Alonso”
Piotr Ilych Tchaihovsky
Overture e Valzer da “Il Lago dei Cigni”
Gioacchino Rossi
Sinfonia da “La Gazza Ladra”
Giuseppe Verdi
Sinfonia da “La Forza del destino”