L’OFC AL TEATRO LIRICO DI MILANO
Il prossimo 8 Giugno 2023 alle 18.30 l’Orchestra Filarmonica Campana debutterà a Milano nel prestigioso Teatro Lirico Giorgio Gaber per il Festival Musical Square con il concerto Nobiltà e Aristocrazia. In programma musiche di Edward Elgar, Frederic Chopin e Francesco Paolo Tosti. L’invito per questo concerto è pervenuto dal direttore artistico della rassegna, il M° Giuliano De Angelis: “Ho pensato a Musical Square come ad una piazza, un luogo familiare dove potersi ritrovare tra amici, in famiglia; un modo di vivere la musica informale e accessibile a tutti. Vorrei che varcando le porte del Teatro Lirico si sentisse l’aria del giorno di festa. Ho cercato di proporre la musica da camera in una veste nuova, più moderna, strizzando l’occhio anche a diversi generi musicali, al teatro, al cinema, con artisti di livello internazionale”. Il progetto è possibile grazie alla sinergia con il direttore artistico del comparto musica classica del Teatro Lirico, Roberto Favaro e il coordinamento artistico a cura della violinista russa Yulia Berinskaya.
Il concerto si apre con la Serenata per archi in mi minore op. 20 di Edward Elgar, considerato tra i compositori inglesi più rappresentativi del periodo tardoromantico e molto sensibile alle influenze del sinfonismo di derivazione tedesca. Tutta la sua produzione è caratterizzata da una significativa vena nobile e aristocratica a partire dai suoi lavori più conosciuti le Enigma Variations, The Dream of Gerontius, i suoi due concerti per violino e per violoncello e orchestra, particolarmente apprezzati per la schiettezza dell’ispirazione e l’intimità del pensiero musicale, sempre guidato da una sobrietà e dignità di concezione, tipica del vero gentleman di campagna inglese. Il talento musicale di Elgar, puntato su una fresca vena melodica dalle suadenti modulazioni, è presente nella Serenata per archi op. 20, composta nel 1892 e contraddistinta da un cordiale e affettuoso lirismo, rivelatore di uno stile creativo dai gusti appunto raffinati e aristocratici, nel contesto di un discorso fluido scorrevole e secondo un tipo di scrittura formalmente chiara e sentimentalmente comunicativa.
A seguire il concerto per pianoforte e orchestra in fa minore n. 2 op. 21 di Frederic Chopin, dedicato ad una sua grande ammiratrice la contessa Delfina Potocka, colei che canterà la romanza belliniana sul letto di morte del musicista. Scritto durante il periodo giovanile, prima di lasciare Varsavia, sotto l’influenza d’un ambiente musicale un po’ provinciale e superficiale, che nel concerto vedeva soltanto l’occasione in cui un solista di cartello poteva esibire il suo scintillante virtuosismo e la sua accattivante cantabilità. Dunque non c’è da meravigliarsi se i temi e l’architettura di questo concerto recano tracce di questo tipo di concertismo: tuttavia il non ancora ventenne compositore lascia emergere anche in questi lavori giovanili più d’una anticipazione della sua scrittura pianistica, del suo fascino di natura nobile e melodico e del suo colorito armonico, inconfondibili. Il secondo tempo della composizione, il Larghetto, è il più felice della composizione per la freschezza dell’ispirazione, l’alta qualità musicale delle fioriture, l’originalità delle armonie, porta, indelebile, il sigillo del genio. L’incanto, il mistero, la vaghezza fluttuante d’un amore giovanile (un primo amore di Chopin per Costanza Gladkowska) non hanno mai trovato, sulla tastiera, una cosi immediata traduzione. In esso si avvertono premonizioni ed atmosfere dei futuri «Notturni». Il Larghetto si mantiene, generalmente, in un clima sospeso di sogno e di fantasticheria amorosa, ma, nella parte mediana, l’estasi rapita, per una improvvisa impennata dello strumento solista sul tremolo inquieto degli archi, si converte in dolorosa agitazione, concludendosi, però, in suono pacato o rassegnato che, lentamente, smuore. Il concerto sarà interpretato dalla giovane Giulia Falzarano, per la prima volta tra i solisti dell’OFC.
Chiudono il concerto le liriche da camera di Francesco Paolo Tosti, Non T’amo più, Malia e A’ Vucchell, nella versione per voce e archi e interpretate dal soprano Giusy Luana Lombardi. Tosti è stato un compositore divenuto celeberrimo per le sue liriche da camera, nonché protagonista dei più importanti salotti artistici dell’epoca e insegnante di canto della principessa Margherita di Savoia. Le sue romanze di gusto raffinato, espressione di un’epoca e di una società, gli diedero fama europea. La sua originalità risiede nell’essere stato musicista atipico per i suoi tempi delle romanze, delle chansons, non scrisse mai un libretto d’opera lirica, probabilmente per mantenere la sua originalità e la sua idea di musica nel cantuccio personale, pur rimanendo in forti rapporti di amicizia e collaborazione con i maggiori librettisti e compositori: Puccini, Verdi, Mascagni. Oltre ad essere uno dei migliori maestri di canto dell’epoca, come testimonia Verdi in una lettera, Tosti seppe farsi, alla pari dell’amico D’Annunzio, molta pubblicità nel panorama culturale italiano e internazionale, soprattutto durante il periodo londinese, collaborando con la filiale estera di Casa Ricordi.
Vincenzo De Rito