La musica era molto diffusa nella società napoletana del settecento, tanto da costituire una necessità per l’intera popolazione e in tutti gli avvenimenti pubblici, privati e funzioni religiose era sempre presente. La città eccelleva in particolare per la musica sacra e in questo contesto merita di essere annoverato anche Alfonso Maria de Liguori (S. Alfonso), nato a Marianella e allievo, come Vinci e Pergolesi, di Gaetano Greco, uno dei maggiori e influenti maestri della scuola napoletana. Del De’ Liguori ascolteremo alcune canzoncine spirituali nell’elaborazione strumentale di Alfonso Vitale e il Duetto tra l’Anima e Gesù Cristo, chiude il concerto la Cantata sacra “Maria e S. Giovanni a piè della croce” di Giovanni Andrea Valentini.
Il piccolo capolavoro poetico-musicale alfonsiano quale è il Duetto resta comunque, in senso monteverdiano, un modello di perfetta aderenza tra poesia e musica e, in senso wagneriano, il primo modello di unità estetica di parola e musica provenienti da una sola penna. È in questi due aspetti, congiunti al sublime fascino del testo poetico e di quello musicale, che deve ricercarsi, la specificità e la peculiarità di questa composizione, che rimane, nel suo genere, un autentico gioiello del repertorio musicale sacro universale, e l’unico esemplare di una pagina di musica impegnata e colta di un santo. Giovanni Andrea Valentini rappresenta una delle più alte espressioni della numerosa schiera dei musicisti francescani, i quali, non solo hanno fatto la storia della musica francescana e sacra ma, in qualche modo, anche di quella profana. La sua cantata, scritta nel 1748, si articola nella struttura consueta delle due arie precedute dai rispettivi recitativi e seguite dal duetto finale. Una peculiarità di questa pagina vibrante di fede e manifestante insolite abilità linguistiche per coinvolgimento e brillantezza, talvolta però un po’ troppo di maniera, consiste nel presentare il primo recitativo in forma di duetto in stile contrappuntistico, cui segue la relativa aria. Altra particolarità è data dalla quasi sistematica mancanza della sezione strumentale introduttiva alle varie parti cantate, che, però serve a calare l’ascoltatore in medias res.
I SOLISTI
Silia Valente, cosentina classe 94, dal 2010 studia canto lirico come soprano presso il Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza e nel febbraio 2018 consegue il diploma di vecchio ordinamento con il massimo dei voti e la lode. Durante il suo percorso di formazione partecipa da solista a numerosi concerti nell’ambito di manifestazioni culturali nel territorio cosentino, tra cui “Omaggio a Francesco Cilea” in occasione della presentazione del libro di Cesare Orselli “Francesco Cilea: un artista dall’anima solitaria”e “Galà per il teatro Rendano: Viaggio in musica nella Divina Commedia” per la regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini, entrambi a cura dell’associazione Polimnia. Nel 2016 è la protagonista di “Nina, o sia la pazza per amore” (G.Paisiello) organizzata dal Conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza. Nel settembre 2017 partecipa all’opera studio “Le nozze di Figaro” a cura dell’Associazione Maria Malibran e tenuta dal soprano Barbara Frittoli e dal mezzosoprano Raffaella Ambrosino, presso il Teatro del Casinò di Sanremo e il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona. Da novembre 2017 frequenta i corsi “S.O.I. Scuola dell’opera italiana Fiorenza Cedolins”, tra cui le masterclass “Studiare l’opera al Museo Casa Pavarotti”, con il patrocinio della Fondazione Pavarotti. Nel luglio 2018 partecipa al “Gran Galà Lirico” presso il Castello Svevo di Cosenza, a cura del Conservatorio “S. Giacomantonio”, con la direzione del maestro Marco Titotto. Nel Febbraio 2019 partecipa all’Opera Studio “Così fan tutte” di W. A. Mozart a cura della SOI Scuola dell’opera italiana Fiorenza Cedolins, debuttando nel ruolo di Fiordiligi presso l’Accademia Filarmonica di Torino, la Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi e l’associazione Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano. Nel settembre 2019 viene ammessa al primo anno del corso di diploma accademico di secondo livello in Canto (biennio) presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, che frequenta per l’anno accademico 2019-2020 sotto la guida del M° Cristina Rubin. Nel dicembre 2019 partecipa alla masterclass per cantanti tenuta dal m° Donato Renzetti presso il Conservatorio di Milano e si qualifica come finalista nel concorso “Voce d’Angelo” presso il circolo Culturale Parma Lirica. A giugno 2021 viene ammessa al Corso di Alto Perfezionamento in Repertorio Verdiano presso il Teatro Regio di Parma, portato a termine a febbraio 2022. Nei mesi di settembre e ottobre si esibisce in concerti verdiani a cura di Verdi OFF e Accademia Verdiana, in occasione del Festival Verdi 2021. Partecipa inoltre, sempre nell’ambito del Verdi OFF, a “Vi racconto un Ballo in maschera”, presentazione video dell’opera inaugurale del Festival Verdi 2021 a cura di Carla Moreni, critico musicale del Sole 24 ore. Nel novembre 2021 si esibisce in un concerto a cura della Fondazione Teatro Regio di Parma presso il Palazzo del Governatore (Parma), nell’ambito della mostra “Opera: il palcoscenico della Società”. Nel maggio 2022 vince il Premio Speciale “Parma lirica” nel Concorso Lirico “Gaetano Zinetti” (Sanguinetto), aggiudicandosi una borsa di studio con i maestri Giuliana Panza e Simone Savina e una scrittura nel Rigoletto nei ruoli Contessa di Ceprano/Paggio, che debutterà a Carignano (Parma) presso Villa Malenchini in occasione del 50° anniversario di Parma Lirica.
Achille Del Giudice nasce a Napoli nel 1990, ma risiede sin dall’infanzia a Nocera Inferiore (Sa). Intraprende gli studi musicali in tenera età, nel 1998, sotto la guida del M° Padre Enrico Buondonno, prendendo anche parte tra i suoi “Pueri Cantores”. Successivamente consegue a pieni voti il diploma di Canto lirico con annesso biennio specialistico al Conservatorio Martucci di Salerno, nella classe del M° Chiara Artiano e del M° Marilena Laurenza. Nel 2012 debutta al teatro S. Alfonso di Pagani in due opere liriche inedite: “Benjamin Button” e “Fichi d’India” diretto dai Maestri Giulio Marazia e Nicola Samale. Nel 2015 vince l’audizione al teatro Regio di Parma per un seminario sulla romanza da camera e di F. P. Tosti tenuta dal baritono di fama internazionale, quale Renato Bruson. Nel 2019 vince l’audizione con il M° Daniel Oren e debutta nella “Vedova allegra” di Franz Lehar, come conte Danilo, al teatro Verdi di Salerno; ma nella stessa stagione lirica debutta anche nel ruolo del Messo del Trovatore di G. Verdi. Nel 2020 debutta, diretto dal M° Carlo Morelli, il ruolo di Alfredo Germont nella Traviata, nei teatri di San Giorgio a Liri, Cassino e Formia. Partecipa in settembre al concorso lirico internazionale “città di Ravello” classificandosi come finalista e ricevendo, come premio, una masterclass con il soprano Carmen Giannattasio con annesso concerto finale come Don Josè nella Carmen di Bizet. Nel 2021 riveste di nuovo i panni del conte Danilo in Vedova Allegra, al Teatro Traetta di Bitonto, al teatro di Molfetta, al Verdi di San Severo ed al teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria. Nel 2022 intraprende attività concertistiche con l’Orchestra Filarmonica Campana, con l’orchestra Claudio Abbado e con l’orchestra Salerno Classica. Nel 2023 supera l’ammissione all’accademia di alto perfezionamento lirico del teatro Pavarotti-Freni di Modena, studiando con docenti del calibro di Leone Magiera, Mariella Devia, Barbara Frittoli, Ernesto Palacio e Michele Pertusi. Durante il corso partecipa ad un concerto lirico al teatro Comunale di Ferrara e ad un concerto lirico al teatro Pavarotti-Freni di Modena, accompagnato al pianoforte dal M° Leone Magiera. In giugno e luglio debutta nel ruolo di Faust a Modena, Sestola e Montecreto, sotto la direzione musicale del M° Francesca Pivetta.
Interpreti
Ensemble strumentale dell’ORCHESTRA FILARMONICA CAMPANA
SILIA VALENTE
soprano
ACHILLE DEL GIUDICE
tenore
GIULIO MARAZIA
clavicembalo e direzione
Programma
Alfonso Maria De’ Liguori
Duetto tra l’Anima e Gesù Cristo per soprano, tenore, archi e basso continuo
(elaborazione strumentale a cura di Alfonso Vitale)
Recitativo (Giudice ingiusto e iniquo)
Duetto (Dove, Gesù, ten vai?)
Canzoncine Spirituali per voce e orchestra d’archi
(elaborazione strumentale a cura di Alfonso Vitale)
Salve del ciel, Regina
O Fieri Flagelli
Gesù mio con dure funi
O bella mia Speranza
Giovanni Andrea Valentini
Cantata sacra “Maria e S. Giovanni a pie’ della croce” per soprano, tenore, archi e basso continuo
(elaborazione strumentale a cura di Alfonso Vitale)
Recitativo I (Regina de dolori)
Aria I (Qual conforto è mai per quella infelice tortorella)
Recitativo II (Madre piangete?)
Aria II (Cuore più non tardar)
Recitativo III (Quando Gesù trafitto)
Aria III (duetto: Già ch’ebbi la sorte di darti)