Orchestra Filarmonica Campana

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La sensualita’

Aprile 26 @ 17:00 - 18:30

Il francese Maurice Ravel è stato un compositore straordinario che ha influenzato l’intero novecento con la sua poetica. Quest’anno ricade il 150° anniversario della nascita e l’Orchestra Filarmonica Campana lo celebra con un viaggio attraverso il suo mondo e le mille ispirazioni che hanno influenzato la sua musica. Un universo raffinato e suggestivo, tra colori orchestrali vibranti, melodie incantate e ritmi travolgenti. Maurice Ravel nella sua musica riuscì a fondere in una sola identità artistica due anime: quella di – come disse Stravinsky – “orologio svizzero” ereditata dal padre ingegnere e quella mediterranea ricca di energia vibrante della madre di origine basca. Una musica minuziosa in tutti i dettagli, immortale. Il programma della serata ruota intorno alla pagina più famosa dell’autore ovvero il Bolero. Nella fantasia del musicista si dispiega, attraverso questa bellissima pagina sinfonica, un gusto per la ripetizione ossessiva che richiama proprio quel continuo oscillare fra pulsione e controllo, libertà e repressione, propria dell’ossessione erotica. Ma c’è anche molto Oriente nelle musiche di Ravel, nello stesso Boléro ma soprattutto nell’altro impaginato proposto nel programma della serata, ovvero il poema per voce e orchestra Shéhérazade che riprende quasi letteralmente il declamato e la vocalità debussiane avvolte in una sfumata orchestrazione, in cui i timbri hanno un valore determinante per la evocazione dell’atmosfera poetica. In apertura la celebre Pavane pour une infante défunte dove il titolo sorprendentemente cupo del lavoro smentisce la sua effettiva ispirazione (Pavane per una principessa morta): lungi dall’essere sulla morte, Ravel ha dichiarato che ‘Quando ho messo insieme le parole che compongono questo titolo, il mio unico pensiero era il piacere di allitterazione’. Nella serata raveliana trova spazio anche il concerto per viola di William Walton, musicista e compositore inglese, anch’egli tra i più importanti del ‘900. Tra i suoi componimenti più conosciuti c’è Façade, la Prima Sinfonia e una stupenda colonna sonora per “Enrico V” il film con Laurence Olivier. Innamorato di Ischia dove conobbe l’ispirazione più profonda per le sue composizioni. Sul podio ritroviamo il direttore musicale Giulio Marazia, affiancato dai solisti Elisa Balbo (soprano) e Luca Improta (viola).

I SOLISTI

Apprezzata per l’ottima musicalità, la morbidezza, la freschezza di timbro e le spiccate doti attoriali, il soprano Elisa Balbo ha avuto modo imporsi a livello internazionale esibendosi su importanti palcoscenici con eminenti direttori, fra cui Riccardo Muti.  Artista dotata di grande duttilità stilistica e vocale affronta un vasto repertorio che va da Serva Padrona di Pergolesi a Trouble in Tahiti di Bernstein, passando per Rossini (Maometto II, Moïse, Tancredi, Armida), Mozart (Le Nozze di Figaro), Bellini (Norma), Verdi (Otello, Falstaff), Puccini (La Bohème, Turandot), Bizet (Carmen) fino al verismo (Pagliacci, Siberia), tra gli altri. Si mostra interprete sensibile della musica sacro-sinfonica: si ricordano lo Stabat Mater di Rossini a Pesaro, la Petite Messe Solennelle a Roma, le Szenen auf Goethes Faust di Schumann a Ravenna, il Requiem di Mozart a Tokyo e l’Ecce Homo di Cura al Festival Enescu di Bucarest e al Ljubjana Festival, le Scene dal Faust di Goethe di Schumann a Ravenna, i Carmina Burana a Mosca, la Sinfonia No.2 op. 52 di Mendelsohn-Bartholdy a Cagliari, l’Oratoire de Noël di Saint-Sëans nel Duomo di Milano.  Si è esibita su palcoscenici quali il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Massimo Bellini di Catania, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Teatro Filarmonico di Verona, il Teatro Carlo Felice di Genova, la Wiener Konzerthaus di Vienna, il Ravenna Festival, il Teatro Lirico di Cagliari, il Bunka Mura di Tokyo, l’International Music Hall di Mosca, il Teatro Grande Rubinstein Rimsij-Korsakov di San Pietroburgo, il Festival Rossini in Wildbad, l’Auditorium Toscanini di Torino. Tra le sue incisioni operistiche figurano Maometto II e Moïse di Rossini per Naxos e Lo Schiavo di Gomes per Dynamic. Nel 2022 esce Lunaria, il suo primo disco da solista inciso insieme al pianista Michele D’Elia (Illiria).  Tra i recenti e i prossimi impegni figurano il debutto come Adalgisa nella Norma belliniana a Catania, Musetta a Firenze, Liù a Torre del Lago, la prima mondiale dell’opera L’ultimo viaggio di Sindbad di Colasanti a Roma, un tour con l’Orchestra Canova con la IX Sinfonia di Beethoven.

Luca Improta si è diplomato in violino e viola col massimo dei voti al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, si è perfezionato con Pavel Vernikov all’Accademia S. Cecilia di Portogruaro, con Bruno Giuranna presso la scuola “W. Stauffer” di Cremona ed ha seguito i corsi di perfezionamento con Jurgen Kussmaul all’Accademia Gustav Mahler di Bolzano. E’ stato membro della UBS Verbier Orchestra, della Mahler Jugend Orchestra, dell’Orchestra Mozart collaborando con direttori e solisti di fama internazionale, quali Claudio Abbado, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Riccardo Chailly, Eliot Gardiner, Zubin Mehta, Trevor Pinnock, Lorin Mazel, , Yuri Temirkanov, Marta Argerich, Alfred Brendel, Anne Sophie Mutter, Evgeny Kissin, Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Sergey Krylov. Ha tenuto concerti in varie formazioni da camera, partecipando ad importanti festival internazionali in Italia e all’estero.  Dal 2009 ricopre il ruolo di prima viola stabile presso il Teatro San Carlo di Napoli

IL DIRETTORE

Giulio Marazia è diplomato in corno, didattica della musica e composizione. Ha studiato direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano laureandosi con il massimo dei voti e la lode. Ha frequentato corsi di perfezionamento presso l’Accademia Chigiana di Siena con Gianluigi Gelmetti e a Liegi presso l’Opera Royal con Paolo Arrivabeni. Già direttore artistico del Collegium Vocale Salernitano (2006-2012), del Premio Internazionale di Letteratura Religiosa (2007-2008), della rassegna Riflessi d’Arte – Ripercussioni espositive e suggestioni musicali (2013-2018), dell’Orchestra Pergolesi di Milano (2018-2020) e del Teatro S. Alfonso di Pagani (2019-2021). Come direttore d’orchestra è invitato in festival e rassegne di musica in Italia e all’estero, esibendosi in numerosi teatri e sale da concerto. E’ stato regolarmente direttore assistente e maestro sostituto al Teatro Verdi di Salerno e all’Opera Royal de Wallonie di Liegi. Fra le orchestre da lui dirette figurano: Orchestra Alfaterna, Orchestra Sinfonica Ensemble Contemporaneo, Valle del Sarno Orchestra, I Pomeriggi Musicali, Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, Brooklyn Chamber Orchestra di New York, Opera Royal de Wallonie di Liegi, Venice Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica Pugliese, Orchestra Pergolesi di Milano, Orchestra Sinfonica Castelbuono Classica, Israeli Moshavot Chamber Orchestra di Tel Aviv, Orchestra Sinfonica di Asti, Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Foggia, Orquestra Simfonica Julia Carbonell de Lleida (Spagna), Kodaly Philarmonic Orchestra (Ungheria), Pazardzhik Symphony Orchestra (Bulgaria), Orquestra Sinfonica National do Teatro Claudio Santoro (Brasile), Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra Filarmonica de Stat Sibiu (Romania), Orchestra Filharmonii Dolnoś lą skiej w Jeleniej Górze (Polonia). A Napoli nel 2022 ha curato il progetto di musica barocca Civiltà Musicali del 700’ Napoletano a capo dell’ensemble di strumenti antichi Corrispondenze Armoniche mentre nel 2024 per “Napoli Città della Musica” è stato protagonista del progetto Italian Opera meets Jazz con laboratori, prove aperte e concerti presso l’Auditorium “Porta del Parco” di Bagnoli insieme al pianista Mike del Ferro e il soprano Claron McFadden. Per la stagione 2024/2025 si segnala il debutto sul podio dell’Orchestra Sinfonia Toronto (Canada) e dell’Orchestra del Festival Chopin di Marienbad (Repubblica Ceca). Come compositore ha pubblicato diversi lavori tra cui Paride, Festa Mobile, Messa S. Cecilia, Messa S. Francesco, La Voce a Te dovuta, Movimento Sinfonico, Partiamo questa notte, La Stanza dei Burattini (orchestrazione dall’omonima suite per pianoforte di Oderigi Lusi), French Songs (orchestrazione di liriche da camera francesi di Debussy, Piernè, Duparc, Weill) e due lavori di musica da camera Short Piece per quartetto di corni e Anthesis VI per sassofono solo. Come studioso Marazia è autore o curatore di vari testi specialistici come Il Paesaggio Evocato, per una didattica d’ascolto del canto degli uccelli di O. Messiaen, i due saggi di analisi ed estetica musicale su Gustav Mahler e Ludwig van Beethoven. Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti si segnalano il terzo posto al concorso di composizione organizzato da VoceallOpera che bandisce una commissione di un’opera contemporanea e il premio della critica al concorso di composizione Francesco Pagano con il lavoro per voce ed ensemble Gli Esuli Tebani. Nel campo della didattica attualmente è docente ordinario di Teoria, Ritmica e Percezione musicale al Conservatorio statale di musica “S. Giacomantonio” di Cosenza, oltre a far parte di giuria in concorsi internazionali di direzione d’orchestra. Ha collaborato con diverse scuole tenendo corsi di formazione come docente. Nella sua attività di formatore ha tenuto corsi dove integra la sua pluriennale esperienza artistica e musicale con tecniche di sviluppo della creatività, volte a stimolare nelle persone la motivazione, lo sviluppo del talento e l’innovazione. Come organizzatore ha promosso per anni rassegne musicali per enti pubblici e privati nel territorio regionale campano.

 

Interpreti

ORCHESTRA FILARMONICA CAMPANA

LUCA IMPROTA
viola

ELISA BALBO
soprano

GIULIO MARAZIA
direttore

 

Programma

Maurice Ravel
Pavane pour une infante défunte

William Walton
Concerto per viola e orchestra

Maurice Ravel
Shéhérazade, poema per voce e orchestra su testi di Tristan Klingsor
Boléro per orchestra

 

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Dettagli

Data:
Aprile 26
Ora:
17:00 - 18:30

Luogo

Cappela Palatina
Reggia di Caserta + Google Maps